mercoledì, luglio 28, 2010

l'uomo che andava al cinema


Binx Bolling diffida della realtà, schermo grigio e indifferente. Diffida del prossimo, della normalità a cui è chiamato. Binx Bolling preferisce il cinema, che rida senso all'esistenza. Preferisce le belle donne, che strappano ai suoi occhi lacrime di gratitudine. È la sua via verso la Meraviglia e il Mistero. Kate Cutrer è vittima di una sinistra magia: trasforma quello che tocca in orrore. Ma quando tutto è perso, quando gli altri si disperano per lei, è allora, nel momento più nero, che Kate appare come la divina, la donna più affascinante di New Orleans. Tony Curtis, Rory Calhoun, Bill Holden sono con loro, New Orleans è con loro. Binx e Kate si riconoscono al volo, si fiutano a lungo, tentano di evitarsi, si ritrovano. Un romanzo sulle trappole della modernità, due personaggi indimenticabili, una storia d'amore.



Una ripetizione è stata compiuta con successo. Cos’è una ripetizione? Rimettere in atto un’esperienza passata al fine di isolare il segmento di tempo che è trascorso, affinchè sia possibile assaporare il tempo passato di per sé, senza la solita adulterazione degli eventi che si attaccano al tempo come le noccioline sbriciolate si attaccano al caramello

DA RICORDARE DOMANI
Punto di partenza per la Ricerca:
non conviene più iniziare la Ricerca
partendo dagli esseri umani, cercando prove
dell’esistenza di Dio.
Eppure è impossibile escludere Dio
completamente.
L’unico punto di partenza è questo: il fatto
strano che ognuno di noi è prigioniero di
un’invincibile apatia - tale che se le prove
fossero confortate e se Dio si presentasse di
persona, non cambierebbe nulla. Questo è il
fatto più strano in assoluto.
Abramo vide i segni di Dio ed ebbe fede. Ora
l’unico segno è che tutti i segni messi in-
sieme non fanno alcuna differenza. Questa
è forse l’ironica vendetta di Dio? Ma lo sto
braccando.

Tuttavia è stato uno stupendo pomeriggio domenicale. Un bellissimo boulevard, diecimila bellissime macchine,cinquantamila begli uomini sani, di buon cuore, e il disagio piomba su di noi come una pioggia di pulviscolo radioattivo.

La nostra civiltà ha acquisito una sorta di distinzione. Verrà ricordata per questo, non per la sua tecnologia, né per le sue guerre, ma per il suo nuovo ethos. La nostra è stata l’unica civiltà nella storia che abbia fatto della mediocrità il proprio ideale. Altre civiltà sono state corrotte, ma grazie a noi è stata inventata la forma più indistinta di tutte le corruzioni. Niente orge, niente spargimenti di sangue per le strade, niente neonati gettati dai dirupi. No, noi siamo persone sentimentali e inorridiamo facilmente. E’ vero, la nostra fibra morale è marcia. Il nostro carattere nazionale fa schifo. Ma siamo più gentili che mai.

un'altra prospettiva