è in arrivo, grazie alla collaborazione tra MySpace e la rivista Spin, Germs Of Perfection: A Tribute To Bad Religion. tra i nomi coinvolti, Green Day, Fat Mike, Bouncing Souls, Ted Leo & The Pharmacists, ma anche artisti che meno hanno da spartire con il punk-rock dei leggendari californiani. il primo pezzo ad essere svelato è infatti del duo indie-pop canadese Tegan & Sara, alle prese con Suffer
oggetto sonoro difficilmente identificabile, ma indiscutibilmente affascinante, questo secondo - e ultimo - album dei The Van Pelt di Chris Leo. reduci dal buon esordio (datato 1996) Stealing From Our Favorite Thieves, produssero il proprio capolavoro con questo miracoloso impasto di indie-rock (Pavement), post-rock (Slint) e reminiscenze wave, british e folk.
1. Nanzen Kills A Cat4:14 2. The Good, The Bad & The Blind4:30 3. Yamato (Where People Really Die)2:57 4. My Bouts With Pouncing3:00 5. Don't Make Me Walk My Own Log3:56 6. The Young Alchemists4:04 7. We Are The Heathens3:20 8. Pockets Of Pricks2:44 9. Let's Make A List3:33 10. Do The Lovers Still Meet At The Chiang Kai - Shek Memorial?
1. quando ti fermi al semaforo, dài gas issando i ciclisti 2. ha le ruote piccole e ti lascia spesso per strada, ma la Vespa è sempre la Vespa 3. non comprare motorini con nomi ridicoli 4. ma se temi i ladri, cerca quello con il nome più indecente e ordinalo giallo fosforescente 5. invece di continuare a modificare il tuo scooter, comprati una moto
non esiste un genere che Richard Linklater non abbia frequentato con successo, e se la commedia in costume mancava alla sua filmografia il vuoto è stato riempito brillantemente con questa pellicola del 2009, tratta dall'omonimo romanzo di Robert Kaplow.
la storia è quella di un giovane studente ed aspirante attore che nella New York del 1937 viene casualmente notato da Orson Welles e scritturato per il suo allestimento del Giulio Cesare. in una sola settimana, quella precedente la prima, il giovane imparerà molto sul suo futuro e sull'amore. ottimi tutti gli interpreti, il sorprendente teenage idol Zac Efron, Claire Danes e Christian McKay nel ruolo di un giovane, megalomane Orson.
quando il fratello e famiglia partono per una vacanza di sei settimane in Vietnam, il quarantenne Roger Greenberg si trasferisce nella loro villa, ufficialmente per prendersi cura della casa e del cane, ma in realtà nel tentativo di ricomporre i pezzi della propria vita dopo essere uscito da una clinica psichiatrica. torna così infatti nei luoghi della sua giovinezza, tra un'ex-fidanzata e i vecchi compagni della rock band scioltasi per colpa sua.
il film gira tutto intorno a Ben Stiller, superlativo nel tratteggiare un egoista disadattato e insicuro senza strafare ed esagerare con l'eccentricità. merito anche della regia comunque sobria di Baumbach, una cifra stilistica non nuova al regista.
una possibile svolta nella vita di Roger viene dall'incontro con Florence, baby-sitter e tuttofare della famiglia del fratello, interpretata da Greta Gerwig
tra i momenti migliori del film, le esilaranti lettere di protesta che Roger scrive ad ogni occasione e i suoi duetti con Rhys Ifans nel ruolo del vecchio amico Ivan
"This past year I went back to drawing animals. The process for these pictures is pretty simple: I find an old photo of an animal that somehow has some intrigue, and I use a China marker to freehand a version of that animal onto very smooth paper. Then I think of what that animal might be thinking — if that animal had an antagonistic relationship with humans and was vying with those humans for the favor of a Catholic God."
— D.E.
sul sito Electric Works, dell'omonima galleria d'arte di San Francisco, ce ne sono molti altri
1. l’abbigliamento non s’improvvisa: stivali di gomma, guanti da giardinaggio e cappello di paglia 2. vietato mangiare l’uva 3. prima di promettere una bottiglia di vino a tutti gli amici che ti aiuteranno, assicurati di avere almeno un paio di ettari di terra 4. per l’occasione organizza una festa con tanto di palloncini e tagliatelle fatte in casa 5. se piove blocca tutto, tranne la festa
una canzone politica, che arriva pochi giorni prima delle elezioni legislative che si terranno in Svezia il 19 settembre e nelle quali guardiamo sempre con favore al benemerito Partito Pirata, dopo l' exploit delle ultime elezioni europee in cui conquistarono uno storico seggio
la casa editrice Little, Brown and Company ha reso note la data di pubblicazione (15 aprile 2011) e l'artwork di copertina dell'atteso romanzo postumo e incompiuto di David Foster Wallace.
la copertina è opera della vedova dello scrittore, Karen Green, pittrice e artista visuale.
Gonna write a little song for my Italian friends today
It’s not such a crazy record but I know they’ll give it a play
Roll over Berlosconi, got to hear it again today
When I first got the news, I almost blew a fuse
Now my Italian Friends, everyday they have the blues
Roll over Berlosconi tell Mussolini the news
Ceaser, Nero, he’s no hero
Radio, newspapers, freedom goes up in vapor
Television, you need his permission
Or a cabineri inquisition
Roll over Berlosconi you ought to roll right into prison
With a biological testament you need his okay to die
Except an African immigrant with no papers cannot survive
Roll over Berlosconi, melt your face into a pizza pie
Wiggly as a worm, switching like a spinning top
He’s got some Mafia partners, you ought to see them reel and rock
As long as they have millions, their crimes will never stop
Roll over Berlosconi, roll over Berlosconi
Roll over Berlosconi, roll over Berlosconi
Roll over Berlosconi, tell Mussolini the news
Duce, Porco, Julius Narco
Racist, facist, scratching the worst itch
Media leading the criminals heeding
Down dirt brown shirt so stupid it really hurts
Roll over Berlosconi, tell Mussolini the news
il pezzo è ovviamente una cover di Roll over Beethoven di Chuck Berry, ed è contenuto nell'ultimo album (dallo stesso titolo) del chitarrista / rumorista / banjoista / improvvisatore.
questo è un breve documentario su di lui, Where's the stage??
dopo aver lasciato nel 1993 i Propagandhi, di cui era bassista e membro fondatore, John K. Samson - musicista e agitatore letterario (qui) - fonda nel 1997 The Weakerthans: la loro musica è una miscela irresistibile di rock, pop, punk e country. uno di quei gruppi di cui, una volta ascoltati, ci si meraviglia del fatto che non siano famosi; davvero, non sbagliano una canzone. la mia preferenza tra gli album della band va a questo Reconstruction Site del 2003, tanto semplice nelle melodie, quanto complesso e stratificato nei riferimenti culturali e letterari dei testi. la traccia 6, "Our retired explorer...", ad esempio, immagina una cena tra il fiolosofo francese Michel Foucault e l'esploratore britannico Ernest Henry Shackleton
"Comment allez-vous ce soir? Je suis comme ci comme ça
Yes, a penguin taught me French back in Antarctica..."
(Manifest) – 1:45
The Reasons – 2:50
Reconstruction Site – 2:45
Psalm for the Elks Lodge Last Call – 2:45
Plea from a Cat Named Virtute – 3:49
Our Retired Explorer (Dines With Michel Foucault in Paris, 1961) – 2:23
Time's Arrow – 2:53
(Hospital Vespers) – 1:41
Uncorrected Proofs – 2:42
A New Name for Everything – 4:04
One Great City! – 2:55
Benediction – 3:28
The Prescience of Dawn – 4:37
(Past-Due) – 2:10
"We write the only songs we know how to write: songs that
reflect the place we come from, musically and geographically,
the community we live in, and the struggle for any one person
to connect with another in a meaningful way" John K. Samson
1. il pesce alla piastra a colazione è decisamente più sano di un bombolone alla crema 2. tendere la mano quando incontri qualcuno equivale a dargli una pugnalata nello stomaco 3. in Europa un calzino bucato è una gaffe, in Giappone una tragedia personale 4. se vuoi sentirti un giapponese, prova l’ebbrezza di addormentarti sulla metropolitana lasciando il portafogli in vista 5. pensaci bene prima di sederti sul gabinetto: una volta provata, la tavoletta riscaldata è un comfort durissimo da abbandonare
l'ultimo cortometraggio di Spike Jonze immagina un mondo alternativo in cui i robot umanoidi che ne sono protagonisti vivono fianco a fianco con gli esseri umani; nella Los Angeles di questo mondo, due robot si conoscono e si innamorano. un incontro che riempie la vita umile e solitaria del robot bibliotecario Sheldon, ma che avrà le sue conseguenze.
una meraviglia poetica e tragica, trenta minuti di cinema puro e commovente come poco altro.
il film, presentato all'ultimo Sundance e prodotto dal regista grazie ad una collaborazione con Absolut Vodka, è visibile interamente e gratuitamente sul sito ufficiale del progetto, entrando in un cinema virtuale (ma attenzione: sono ammessi solo 12000 spettatori al giorno!)
Louis Holland, un esponente radicale della "Nowhere Generation", arriva a Boston per lavorare in una radio durante un'estate molto strana: la zona è devastata dai terremoti, scossa dalle manifestazioni degli antiabortisti e infestata da numerosi membri della famiglia da cui cerca di fuggire. Incontra Renée Seitchek, una geniale e appassionata sismologa: la loro già nevrotica relazione si complica quando la donna comincia a sospettare che la prima causa dei terremoti non sia da cercare nella natura, ma fra gli uomini...
Se vi lasciate ingannare dall'emozione e cominciate a credere che ci sia qualcosa di unico o trascendentale nella soggettività umana, potreste finire per chiedervi perché avete organizzato la vostra vita come se non foste altro che una macchina per la sgradevole produzione e il gradevole consumo di oggetti. E perché, con la scusa di essere genitori responsabili, state inculcando ai vostri figli lo stesso ethos del consumo, se i beni materiali non sono l'essenza dell'umanità: perché vi state assicurando che la loro vita sia ingombra di oggetti come la vostra, con doveri e paranoie e immissioni ed emissioni, così che l'unico scopo per cui avranno vissuto sarà quello di perpetuare il sistema, e l'unica ragione per cui moriranno sarà il fatto di essersi logorati.
Non è piacevole essere tenuti in ostaggio; e non si tratta soltanto di una figura retorica. In una società decadente si può scivolare a poco a poco nella brama di violenza, oppure venire lentamente trascinati verso la violenza dalla cultura del commercio. Forse tutti noi abbiamo la profonda e congenita consapevolezza che nessuna civiltà dura in eterno, che anche la più pacifica prosperità un giorno dovrà finire, o forse si tratta soltanto della natura umana.